Tumore al seno: l’IA è in grado di diagnosticarlo precocemente

Nuove prospettive e nuovi campi di applicazione dimostrano come la medicina integrata all'IA sia un'arma vincente contro una patologia che colpisce mediamente una donna su 18.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Il tumore al seno rappresenta una delle sfide più significative nella salute femminile a livello globale.

La diagnosi precoce è cruciale per aumentare le possibilità di successo nel trattamento e migliorare la prognosi delle pazienti.

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto passi da gigante in questo campo, rivoluzionando le modalità di individuazione precoce del carcinoma mammario e aprendo nuove prospettive nella prevenzione e nella cura.

L’IA nella diagnosi precoce del tumore al seno

L’intelligenza artificiale, attraverso algoritmi avanzati di apprendimento automatico e deep learning, è in grado di analizzare enormi quantità di dati medici, comprese immagini diagnostiche come mammografie, ecografie e risonanze magnetiche.

Questa capacità consente all’IA di identificare pattern sottili e anomalie che potrebbero sfuggire all’occhio umano, permettendo una diagnosi più tempestiva e accurata del tumore al seno.

Applicazioni dell’IA nella diagnosi

La ricerca medica coadiuvata da quella scientifica e tecnologica ha dato vita a diverse soluzioni integrate, che aiutano medici e radiologi a individuare precocemente la malattia. Ad esempio:

  • Mirai: nel 2021, un team di ricercatori ha sviluppato Mirai, un sistema basato sull’IA capace di prevedere l’insorgenza del tumore al seno fino a cinque anni prima della diagnosi clinica convenzionale. Mirai analizza le mammografie a raggi X, riconoscendo pattern che indicano un rischio elevato di sviluppo del cancro, permettendo interventi preventivi più efficaci
  • MammoWave: questa tecnologia innovativa utilizza microonde a bassa intensità per esaminare il tessuto mammario senza l’uso di radiazioni ionizzanti. Integrando l’IA, MammoWave analizza le immagini ottenute, identificando precocemente eventuali anomalie indicative di tumori, risultando particolarmente utile per le donne giovani o in gravidanza, per le quali la mammografia tradizionale potrebbe non essere consigliata
  • Ecografia potenziata dall’IA: studi clinici hanno dimostrato che l’utilizzo dell’IA nell’analisi delle ecografie mammarie può aumentare significativamente la capacità dei radiologi di individuare tumori, riducendo al contempo il numero di biopsie non necessarie. In un’analisi di quasi 45.000 ecografie, l’IA ha migliorato del 37% l’individuazione dei tumori, riducendo del 27% le biopsie

Come funziona l’IA nella diagnosi del tumore al seno

AI tumore al seno

L’IA applicata alla diagnosi del tumore al seno segue generalmente questi passaggi:

  1. Raccolta dei dati: acquisizione di immagini mediche (mammografie, ecografie, risonanze) e dati clinici delle pazienti
  2. Pre-elaborazione: pulizia e standardizzazione dei dati per garantire la qualità e l’uniformità necessarie all’analisi
  3. Addestramento degli algoritmi: utilizzo di dataset di immagini etichettate per “insegnare” all’IA a riconoscere le caratteristiche distintive dei tessuti sani rispetto a quelli patologici
  4. Analisi e predizione: l’IA analizza nuove immagini, identificando anomalie e assegnando un punteggio di rischio che indica la probabilità di presenza di un tumore
  5. Supporto decisionale: i risultati ottenuti dall’IA vengono presentati ai medici radiologi, che li utilizzano come supporto per formulare una diagnosi accurata e pianificare eventuali ulteriori indagini o interventi

Vantaggi dell’utilizzo dell’IA nella diagnosi del tumore al seno

L’IA può ridurre significativamente i falsi positivi e negativi, aumentando la precisione diagnostica.

Grazie all’analisi automatizzata delle immagini consente di ottenere risultati in tempi più brevi rispetto all’interpretazione manuale. Inoltre, algoritmi avanzati possono valutare il rischio individuale di una paziente, permettendo programmi di screening e prevenzione su misura.

L’IA funge da strumento di supporto, aiutando i radiologi a identificare anomalie che potrebbero essere difficili da rilevare, soprattutto in casi complessi o in stadi molto precoci.

Prospettive future

AI tumore al seno

L’evoluzione dell’IA promette ulteriori miglioramenti nella diagnosi precoce del tumore al seno. Si prevede lo sviluppo di algoritmi ancora più sofisticati, in grado di combinare dati provenienti da fonti diverse, come le immagini diagnostiche, le analisi genetiche e i dati clinici delle pazienti, per fornire valutazioni di rischio personalizzate.

Un aspetto interessante riguarda l’integrazione dell’IA con i dispositivi indossabili e le applicazioni mobili: in futuro, sensori avanzati potrebbero monitorare costantemente i segnali biologici delle pazienti, inviando notifiche in caso di anomalie. Ad esempio, uno smartwatch potrebbe rilevare variazioni nella temperatura corporea o nella composizione del sudore, potenziali segnali precoci di un tumore, e suggerire una visita medica.

L’uso di piattaforme di telemedicina potenziate dall’IA potrebbe migliorare l’accesso agli screening per le donne che vivono in aree remote o con risorse sanitarie limitate. Con l’analisi in tempo reale delle immagini diagnostiche direttamente su piattaforme cloud, le pazienti potrebbero ricevere risposte rapide e accurate senza doversi spostare.

L’AI e la ricerca farmacologica nella lotta contro il cancro al seno

Un altro fronte promettente è l’utilizzo dell’IA nella ricerca farmacologica: attraverso la simulazione e l’analisi di migliaia di molecole, gli algoritmi di IA possono accelerare lo sviluppo di nuove medicine mirate contro il tumore al seno, come il trastuzumab deruxtecan, un farmaco sviluppato nell’ambito degli studi DESTINY.

Si tratta di una combinazione di trastuzumab, un anticorpo monoclonale che si lega specificamente al recettore HER2 presente sulle cellule tumorali, con il deruxtecan, un agente chemioterapico, che consente di veicolare direttamente il farmaco citotossico alle cellule cancerose, aumentando l’efficacia del trattamento e riducendo gli effetti collaterali sistemici.

I risultati degli studi clinici sono incoraggianti: nello studio DESTINY-Breast02, il trastuzumab deruxtecan ha mostrato un profilo di rischio-beneficio favorevole in pazienti con tumore alla mammella HER2-positivo metastatico, confrontato con il trattamento scelto dal medico. Questo suggerisce che il farmaco potrebbe superare la resistenza a precedenti terapie anti-HER2, offrendo nuove speranze per le pazienti con forme di cancro particolarmente difficili da trattare.

Il trastuzumab deruxtecan è risultato efficace anche in altri tipi di tumori solidi avanzati HER2-positivi, come evidenziato nello studio DESTINY-PanTumor02, ampliando così le potenziali applicazioni di questo farmaco innovativo.

In definitiva, l’IA non solo sta rivoluzionando il modo in cui i medici diagnosticano e trattano il tumore al seno, ma sta anche ridefinendo l’approccio complessivo alla prevenzione e alla cura del cancro. L’obiettivo è quello di creare un ecosistema sanitario sempre più connesso e personalizzato, capace di anticipare le necessità delle pazienti e di garantire cure di altissima qualità. Il futuro, grazie a queste tecnologie, sembra più luminoso che mai per la lotta contro il tumore al seno.

Leggi anche: Tumore al seno, farmaco riduce rischi di recidive e metastasi: “Aumenta la qualità della vita”

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