venerdì, 17 Gennaio 2025
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Come ottenere la personalità giuridica per un ente del Terzo settore

Per un ente l’ottenimento della personalità giuridica rappresenta un passo fondamentale per operare con maggior autonomia e usufruire di numerosi vantaggi.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Ottenere personalità giuridica rappresenta un passo importante per un ente del Terzo settore, che desidera operare con maggior autonomia, stabilità finanziaria e responsabilità.

La personalità giuridica consente agli enti di agire legalmente come soggetti autonomi e operare in modo più stabile e professionale, separando il patrimonio dell’organizzazione da quello dei membri. Per ottenerla l’ente deve richiedere di seguire un iter legale specifico, che offre numerosi vantaggi in termini di tutela legale, accesso a risorse e autonomia finanziaria.

Come ottenere la personalità giuridica per un ente del Terzo settore

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La personalità giuridica è un concetto fondamentale per gli enti del Terzo settore e rappresenta un elemento chiave perché consente di acquisire una propria identità legale autonoma, distinta da quella degli altri membri, e di operare in modo più professionale e organizzato. Per ottenerla un ente deve seguire una procedura basata su una serie di passaggi burocratici e legali, previsti dal codice del Terzo settore, che possono essere così sintetizzati:

  • Redazione dell’atto costitutivo e dello statuto. Questi documenti devono essere conformi alle disposizioni previste dal codice del Terzo settore e devono specificare la missione sociale dell’organizzazione, la struttura interna, la modalità di funzionamento e il patrimonio iniziale dell’ente
  • Registrazione presso un notaio. Una volta completati lo statuto e l’atto costitutivo andranno presentati a un notaio, il quale provvederà all’autenticazione e registrazione. Si tratta del primo atto formale che va verso il riconoscimento legale dell’ente
  • Richiesta di iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), istituito per monitorare tutte le organizzazioni che fanno parte del Terzo settore, garantendo trasparenza e regolarità. Dopo la registrazione dal notaio l’ente deve presentare una richiesta di iscrizione al RUNTS
  • Verifica del patrimonio minimo. Per ottenere la personalità giuridica l’ente deve disporre di un patrimonio, che nel caso delle associazioni deve essere minimo di 15.000 euro, mentre per le fondazioni di 30.000. Si tratta di un requisito fondamentale affinché l’ente possa portare avanti le sue attività, senza compromettere la stabilità finanziaria
  • Iscrizione al RUNTS e ottenimento della personalità giuridica, una volta verificata la documentazione e la disponibilità di un patrimonio minimo. Da questo momento l’organizzazione acquisisce personalità giuridica, divenendo un soggetto autonomo di diritto con la capacità di stipulare contratti, partecipare a cause legali e acquistare beni

Leggi anche: La contabilità negli enti del Terzo settore: guida pratica

L’importanza della personalità giuridica per un Ente del Terzo Settore

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L’acquisizione della personalità giuridica è una delle novità della riforma del Terzo settore. Per un’associazione significa fornire garanzie e certezza del diritto ai terzi. Significa, inoltre, poter usufruire di un regime di responsabilità limitata nei confronti dei creditori e di un’autonomia patrimoniale perfetta. In caso di debiti o obbligazioni varie non saranno i singoli soci a rispondere, con il proprio patrimonio personale, ma l’ente stesso.

Pertanto negli enti sprovvisti di personalità giuridica vige la previsione dell’articolo 38 del codice civile, ai sensi del quale sussiste la responsabilità sociale da parte di chi agisce in nome e per conto dell’ente. Questo è uno dei principali aspetti che evidenzia l’importanza della personalità giuridica, soprattutto per gli enti che gestiscono beni significativi, o impegnati in progetti di una certa rilevanza economica, poiché con l’ottenimento di un tale status si riduce il rischio del coinvolgimento patrimoniale e personale dei soci. I principali vantaggi per un ente del Terzo settore, di ottenere personalità giuridica, sono:

  • Autonomia patrimoniale perfetta. L’ente diventa giuridicamente distinto dalle persone che lo amministrano e di conseguenza con un suo patrimonio, separato da quelli dei suoi soci. Ciò evita che eventuali debiti possano ricadere sui membri o sui fondatori dell’ente
  • Maggiore credibilità e affidabilità. Gli enti dotati di personalità giuridica sono considerati più credibili e affidabili, sia da parte delle istituzioni pubbliche sia dei donatori ed eventuali partner. La credibilità che deriva dall’ottenimento della personalità giuridica può facilitare l’accesso a finanziamenti pubblici e privati, donazioni da parte di enti o privati, partnership con altre organizzazioni e collaborazioni con enti pubblici e privati
  • Possibilità di accedere a bandi e contributi pubblici, in quanto sono sempre più i bandi di finanziamento, italiani ed europei, che richiedono agli enti la personalità giuridica. Molti sono gli enti finanziatori, inclusi governi locali, nazionali e istituzioni europee, che richiedono questo status alle organizzazioni, per poter accedere ai finanziamenti. La personalità giuridica permette, quindi, di partecipare a un numero maggiore di opportunità di finanziamento, a convenzioni e agevolazioni fiscali, riservate spesso solo a organizzazioni formalmente riconosciute, e di presentarsi come soggetto legalmente costituito, con una struttura solida e una gestione trasparente delle risorse
  • Maggiore tutela legale. La personalità giuridica consente all’ente di agire legalmente come un soggetto autonomo, con la possibilità di promuovere o difendersi in azioni legali. Questo significa che può stipulare contratti, acquisire beni mobili e immobili e partecipare a cause legali come attore o difensore. L’ente può così proteggere i propri interessi e gestire eventuali controversie e litigi senza coinvolgere direttamente i membri o i fondatori
  • Protezione dei membri. Gli enti senza personalità giuridica non godono dell’autonomia patrimoniale perfetta, il che implica che i loro membri possono essere chiamati a rispondere personalmente dei debiti dell’organizzazione. Con la personalità giuridica, invece, i soci e gli amministratori non rischiano di essere coinvolti economicamente, nel caso in cui l’organizzazione incorra in difficoltà finanziarie. A motivo di ciò tale status rappresenta un incentivo nella gestione di un’organizzazione operante nel sociale, e fornisce una maggior serenità a chi decide di partecipare attivamente nella gestione dell’ente
  • Professionalità e trasparenza, imposta dall’autonomia giuridica nella gestione delle proprie attività. Gli enti che intraprendono questo percorso sono soggetti a una serie di obblighi normativi che richiedono una corretta gestione contabile, la presentazione di bilanci annuali e il rispetto delle regole interne previste dallo statuto. Questa trasparenza è determinante nel costruire la fiducia con i soggetti esterni, garantendo che l’ente operi in maniera chiara e responsabile

La personalità giuridica rappresenta, per un ente del Terzo settore, una scelta strategica che consente l’accesso a numerosi vantaggi, in termini di autonomia, accesso alle risorse e protezione legale, oltre a consolidare la propria posizione nel panorama del Terzo settore, separare il patrimonio dell’organizzazione da quello dei membri e agevolare lo sviluppo di collaborazioni e opportunità di crescita.

Leggi anche: Gli obblighi di trasparenza per gli enti del Terzo Settore

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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