Le donazioni agli enti del Terzo settore (ETS) rappresentano non solo un importante gesto di solidarietà, ma anche un’opportunità per i contribuenti di beneficiare di vantaggi fiscali.
Grazie alla normativa vigente in Italia, chi effettua donazioni a favore di questi enti può usufruire di specifiche agevolazioni fiscali, che variano in base alla natura della donazione e al soggetto donante.
Quali sono i vantaggi fiscali delle donazioni agli enti del Terzo settore?

Le erogazioni liberali sono donazioni in denaro o in natura, effettuate volontariamente da privati, aziende, o enti a favore di organizzazioni no-profit, enti pubblici, associazioni, fondazioni o altre entità che perseguono finalità di interesse generale o benefico. Si tratta di donazioni che non comportano un obbligo di contropartita diretta, o immediata, ma sono mosse esclusivamente da motivazioni altruistiche o filantropiche. Le persone fisiche che effettuano donazioni agli ETS possono scegliere tra due modalità di agevolazione fiscale:
- Detrazione d’imposta. È possibile detrarre il 30% dell’importo donato fino a un massimo di 30.000 euro per anno. La percentuale sale al 35% se la donazione è destinata a organizzazioni di volontariato (ODV). Per alcune donazioni particolari, come quelle che svolgono attività culturali e artistiche, la detrazione dall’imposta lorda può arrivare al 65%
- Deducibilità dal reddito imponibile. In alternativa, è possibile dedurre dal reddito complessivo dichiarato il totale delle donazioni effettuate, fino al limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. Se l’importo deducibile supera questo limite, la quota eccedente può essere riportata nei quattro anni successivi
Anche le imprese possono beneficiare di agevolazioni fiscali per le donazioni agli ETS:
- Deducibilità integrale fino al 10% del reddito d’impresa. Le donazioni in denaro o in natura possono essere dedotte fino al limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. Anche in questo caso, eventuali eccedenze possono essere riportate nei successivi quattro periodi d’imposta
- Donazioni di beni. Le donazioni in natura, come eccedenze alimentari o prodotti farmaceutici, godono di specifiche esenzioni e benefici fiscali
Non sono deducibili né detraibili i versamenti effettuati come quote sociali e le donazioni non tracciate e effettuate in contanti.
Requisiti per accedere ai vantaggi fiscali
Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali, è necessario rispettare alcune condizioni:
- Le donazioni devono essere effettuate tramite mezzi tracciabili (bonifico bancario, carta di credito, assegno non trasferibile, ecc.)
- Gli ETS destinatari devono essere regolarmente iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)
- È importante conservare la documentazione relativa alla donazione (ricevute di pagamento, attestazioni rilasciate dall’ente, ecc.). Ciò significa che la donazione deve necessariamente avvenire tramite sistemi di pagamento elettronico, non in contanti
Come si contabilizzano le erogazioni liberali a enti del Terzo settore
In base al Codice del Terzo settore gli enti con entrate superiori a 220mila euro devono comunicare all’Agenzia delle Entrate ricavi, rendite, proventi o entrate, provenienti da erogazioni liberali, entro il 16 marzo di ogni anno. Siccome la Riforma ha puntato sulla trasparenza, di conseguenza, è necessaria la massima precisione sulla questione contabilità. A motivo di ciò è consigliabile l’uso di un gestionale online, oppure rivolgersi a un commercialista, soprattutto se le entrate iniziano ad acquisire un certo peso.
Invece, per gli ETS con entrate sotto i 220mila euro la comunicazione è facoltativa. In ogni caso, però, gli ETS devono conservare tutta la documentazione relativa alle erogazioni liberali ricevute. Per le donazioni in natura è importante che vi sia una stima documentata del valore dei beni o servizi ricevuti.
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Donare agli enti del Terzo settore: vantaggi fiscali

Le agevolazioni fiscali sulle donazioni agli enti del Terzo settore rappresentano un incentivo fondamentale perché il settore svolge un ruolo cruciale nella promozione del benessere collettivo e nella tutela dei diritti dei più vulnerabili. In questo modo, lo Stato incoraggia i cittadini e le imprese a contribuire volontariamente al finanziamento di iniziative sociali, culturali, educative e ambientali.
Per i donatori, queste agevolazioni si traducono in una riduzione del carico fiscale, rendendo le donazioni economicamente sostenibili e vantaggiose. La possibilità di scegliere tra detrazione e deduzione permette inoltre di ottimizzare il risparmio fiscale, in base alla propria situazione economica. Le donazioni sono una fonte essenziale di finanziamento per gli ETS, che possono così continuare a svolgere la loro missione. Questi enti operano in settori cruciali come l’assistenza sociale, la tutela dell’ambiente, la cultura e la formazione, contribuendo in maniera significativa allo sviluppo della società.
Donare agli enti del Terzo settore non significa solo fare del bene, ma anche usufruire di concreti vantaggi fiscali. Grazie alla flessibilità delle opzioni di detrazione e deduzione, le donazioni risultano accessibili a tutti, dai privati cittadini alle grandi imprese. Inoltre, sostenere gli ETS significa contribuire attivamente a un mondo più giusto e solidale.
Le erogazioni liberali in natura
Grazie al decreto 28 novembre 2019, ‘Erogazioni liberali in natura a favore degli enti del Terzo settore’, le agevolazioni fiscali si applicano anche alle erogazioni liberali in natura, quini di beni mobili e immobili. Non sono ammesse al beneficio le donazioni effettuate a favore di Imprese sociali costituite in forma di società. Le modalità di calcolo del valore dei beni, oggetto delle detrazioni o deduzioni, sono definite dal decreto:
- Il valore dei beni, oggetto delle detrazioni o deduzioni, viene calcolato in base al valore normale
- Nel caso di bene strumentale il valore è determinato con riferimento al residuo valore fiscale all’atto del trasferimento
- Nel caso della cessione dei beni e delle prestazioni dei servizi oggetto dell’attività dell’impresa o di materie prime e sussidiarie, di semilavorati o di altri beni mobili, la detrazione o deduzione è calcolata con riferimento al minore tra il valore normale e il valore delle rimanenze finali
- Nel caso in cui il valore del bene non sia determinabile o superi i 30.000 euro è obbligatoria una perizia che attesti il valore
Per ottenere le detrazioni o deduzioni fiscali la donazione deve essere accompagnata da un atto scritto, in cui il donatore descrive i beni donati, indica i relativi valori, e, nel caso, allega la perizia giurata, mentre l’ente beneficiario si impegna ad utilizzare direttamente i beni ricevuti per le attività previste dallo statuto.
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