Italo Spinelli, ex operaio di Finale Emilia, ha conseguito la sua terza laurea, a partire dal 2018. A 89 anni, Spinelli è diventato dottore in Scienze Filosofiche, presso l’Università di Macerata.
A spingere l’ottantanovenne in questo percorso, iniziato sette anni fa con una prima laurea in Filosofia, sono stati i figli e i nipoti dell’uomo, oltre che la voglia di superare il dolore causato dalla scomparsa della moglie Angela.
Italo Spinelli e la sua terza laurea

Italo Spinelli, ex operaio di Finale Emilia, in provincia di Modena, si è laureato per la terza volta, presso l’Università di Macerata. Dopo il primo titolo in Filosofia, conseguito nel 2018, e il secondo in Storia, questa volta Spinelli è diventato dottore in Scienze Filosofiche, con la discussione di una tesi dal titolo Il ritorno di Euridice: memoria e futuro in Giordano Bruno.
A guidare l’ottantanovenne nell’ultima fase del percorso di studi è stato il professor Guido Giglioni, che ha condotto Spinelli davanti a una commissione di laurea con presidente la professoressa Arianna Fermani. Durante la seduta, l’ex operaio ha formalmente dedicato il proprio lavoro a lei “la cui passione e dedizione hanno ispirato il mio percorso di ricerca“.
In seguito, non sono mancate parole di ringraziamento anche nei confronti del rettore John Mc Court “per il suo impegno nel promuovere il valore del sapere e della comunità accademica“. Quest’ultimo, inoltre, ha raccontato l’esperienza di aver avuto il signor Italo come studente all’interno dell’università:
Italo è stato di casa all’Università di Macerata.
È stato un privilegio accompagnarlo nel percorso che lo ha portato a ricevere ben tre lauree con noi.
Ci emoziona vedere quanta ammirazione gli hanno riservato anche studenti molto più giovani.
Siamo fieri di lui: è un esempio del valore del life long learning.
Un commento è arrivato anche dal direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Roberto Mancini: “Ha dato un esempio non solo di tenacia, ma anche di cosa significhi essere parte di una comunità in cui nessuno viene abbandonato“.
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Il pensiero alla moglie e ai familiari
Il percorso di Italo Spinelli in università non sempre è stato semplice, soprattutto perché negli anni si è dovuto confrontare con idee diverse di numerosi pensatori. Nonostante ciò, l’ottantanovenne non si è mai pentito della scelta compiuta:
È stato molto duro, soprattutto negli ultimi anni.
Studiare Giordano Bruno, con le sue idee antidogmatiche, è stato impegnativo.
Ai ragazzi dico di perseverare, di non avvilirsi anche se un esame va male, ma di continuare a studiare, perché i risultati arrivano.
Anche a me è successo di essere stato cacciato.
Sono contento del mio peregrinare con la filosofia.
Ci ho sempre pensato: che cosa significa cercare la verità?
Uno la cerca… e forse l’ho trovata.
Dopo la proclamazione, il signor Italo ha speso alcune parole per ringraziare coloro che gli sono stati vicino durante questo percorso a tratti complesso. In particolare, l’ex operaio ha dedicato il traguardo raggiunto alla sua compagna di vita, scomparsa nel 2013. Per affrontare una tale perdita, infatti, Spinelli ha cercato conforto nello studio:
Il mio pensiero, oggi come allora, va a mia moglie, Angela Orri in Spinelli, scomparsa 11 anni fa, ma ancora viva nei nostri cuori.
Do ragione a Sant’Agostino, che diceva che le anime restano vicino a chi le ha amate davvero.
Quindi penso che Angela sia ancora accanto a me, perché io l’ho amata davvero.
E poi ci sono loro, i miei figli Paolo, Francesca e Alessandra, e le mie adorate nipoti Ines, Adele e Nina, che con il loro affetto e la loro energia mi hanno sostenuto e dato forza in ogni momento.
Per quanto riguarda la quarta laurea, al momento non è nei programmi di Italo Spinelli. L’ottantanovenne, infatti, intende ora seguire la causa di beatificazione di Maria Pia Benati, fondatrice e superiora generale delle missionarie dell’Eucarestia, morta a Forlì a novembre del 1986.
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