Erlis Meneri si è laureata lo scorso mercoledì, 26 marzo, in Medicina e Chirurgia, presso l’Università dell’Insubria. La sua è una storia straordinaria perché è diventata dottoressa dopo aver subìto 4 interventi neurochirurgici, a causa di un angioma cavernoso cerebrale.
Il suo percorso da paziente è iniziato nel 2022 ed è terminato nel 2024, quando Erlis si è potuta dedicare alla stesura della tesi sulla Terapia Intensiva. Dopo la discussione, la laurea è stata dedicata dalla ragazza a tutta l’équipe di Neurochirurgia che le ha salvato la vita.
Il sogno di Erlis di diventare dottoressa

Il sogno di Erlis Meneri è sempre stato quello di diventare un medico chirurgo, come sua sorella. Proprio per questo, si è iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Un giorno di fine agosto del 2022, a 28 anni, la giovane ha presentato un’emicrania più forte del solito, che le ha fatto perdere conoscenza. Erlis, infatti, sapeva già di essere portatrice di un angioma cavernoso cerebrale, la cui asportazione sarebbe stata estremamente rischiosa.
Una volta arrivata all’Ospedale di Circolo, insieme alla sorella, la diagnosi ha mostrato un sanguinamento dell’angioma. Quindi, è stato necessario un primo intervento a opera dell’équipe di Neurochirurgia, per risolvere l’emergenza.
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I quattro interventi e l’italiano svanito
Dopo la prima operazione, Erlis si è ritrovata in coma, in condizioni estremamente critiche. Così, la giovane è stata trasportata in sala operatoria, per asportare l’angioma. Alla conduzione dell’intervento c’era il dottor Antonio Tabano.
L’operazione è andata a buon fine ma il timore degli eventuali danni provocati dal sanguinamento dell’angioma non si è placato, fino a quando Erlis si è risvegliata alcuni giorni dopo in Neurorianimazione. In un primo momento, il lato sinistro del corpo della ragazza sembrava addormentato, i pensieri confusi e l’italiano svanito; le prime frasi, infatti, sono state pronunciate in inglese.
Dopo esami, logopedia e fisioterapia Erlis ha presentato un miglioramento lento ma costante. È solo a settembre 2023 che la giovane ha potuto lasciare la Neurorianimazione, seppure gli interventi non sono terminati. Nel 2024, infatti, Meneri si è sottoposta ad altre due operazioni neurochirurgiche, di cui l’ultima a maggio dello scorso anno.
Una volta terminati definitivamente gli interventi, la ragazza si è concentrata sulla stesura della tesi di laurea, accompagnata dal tutor, il Professor Luca Cabrini, Direttore del Dipartimento di Neuroemergenze, oltre che del reparto in cui la stessa Erlis è stata ricoverata.
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I ringraziamenti all’équipe medica
Mercoledì 26 marzo Erlis Meneri ha discusso la sua tesi in Medicina e Chirurgia, dal titolo Strategie di Comunicazione del paziente in Terapia Intensiva. Dall’Approccio Low Tech alle Nuove Tecnologie – Una Revisione Sistematica.
Meneri ci ha tenuto a ringraziare, alla fine dell’elaborato, tutte le persone che hanno fatto parte del suo percorso di studi e, poi, di ripresa: “Giunta al termine di questo intenso percorso di studi, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo cammino, reso ancor più significativo dalla particolare esperienza che ho vissuto“.
La giovane ha proseguito nella lettura della tesi, soffermandosi sul ruolo fondamentale dei medici che le hanno salvato la vita:
Al Professor Cabrini.
La sua guida esperta e la sua umanità profonda hanno lasciato un’impronta indelebile nel mio approccio alla medicina.
[…] Al Dottor Tabano, il mio salvatore!
Quando la vita mi ha messo alla prova più volte, le sue mani eccezionali hanno tracciato il confine tra la mia esistenza e il buio. […].
Al Dottor Conti e all’équipe di Neurorianimazione, veri e propri guardiani della vita Nei momenti più critici.
Avete vegliato su di me quando ogni respiro era incerto e prezioso.
Grazie a voi ho compreso cosa significa realmente la parola “rianimazione”: non solo un intervento tecnico sul corpo, ma un profondo atto di rispetto per la vita in tutte le sue forme.
La commozione del momento ha coinvolto non solo la giovane e la sua famiglia ma anche il Professor Luca Cabrini, che si è detto estremamente orgoglioso del percorso condotto dalla studentessa e ha affermato:
Anche noi siamo grati ad Erlis ed alla sua famiglia.
La loro amicizia fa bene al cuore e dà energia, mette voglia di fare sempre meglio.
E poi sono stati un fantastico esempio di resilienza di fronte alle avversità, di tenacia, di speranza, e tutto questo… con il sorriso.
Abbiamo molto da imparare dalla famiglia Meneri!