Strage Marmolada: gli ultimi aggiornamenti. Sono al momento 7 i corpi recuperati sul ghiacciaio della Marmolada, dopo che ieri un seracco è crollato travolgendo diverse cordate di escursionisti che tentavano di risalire la montagna. Il bilancio è gravissimo: attualmente sono 8 i feriti (due in gravi condizioni) e 15 i dispersi, dato che 4 persone sono state rintracciate e portate in salvo.
Il Premier Mario Draghi è atteso oggi a Canazei per esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime della tragedia, ma il suo elicottero è stato deviato su Trento a causa del maltempo: è infatti in corso un violento temporale che impedisce l’atterraggio del mezzo.
Strage Marmolada: chi sono vittime, dispersi e feriti
Delle sette vittime della strage Marmolada, almeno tre sono italiane: si tratta di due guide alpine, Davide Miotti, 51enne originario della provincia di Vicenza, l’altra di Treviso, e di una terza persona, Filippo Bari, 27enne sempre proveniente da Vicenza e padre di un bimbo. Miotti era sul ghiacciaio assieme alla moglie Erica Campagnaro, al momento tra i dispersi.
Tra i 15 dispersi, ci sono quattro alpinisti vicentini (3 escursionisti della sezione Cai di Malo e una guida), un uomo di 50 anni di Alba di Canazei e otto stranieri (tre romeni, un francese, un tedesco e quattro persone provenienti dalla Repubblica Ceca).
Due degli otto feriti sono invece di nazionalità tedesca: lo ha riportato l’Ansa dopo la conferma del ministero degli Esteri di Berlino. C’è pure un 27enne di Barbarano Mossano ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento, una donna di Pergine Valsugana di 29 anni in rianimazione e in reparto una donna di Como di 51 anni.
Strage Marmolada: soccorsi osteggiati dal maltempo
Strage Marmolada: i soccorsi procedono con difficoltà perché la zona non è sicura. Le operazioni di riconoscimento dei corpi, tra l’altro, sono ostacolate dal fatto che i soccorritori ritrovino soltanto “resti straziati in mezzo a una marea informe di ghiaccio e detriti”, come raccontato da Gino Comelli del Soccorso alpino.
Le operazioni dei soccorritori sono ora osteggiate dal maltempo, dato che attorno a mezzogiorno le condizioni meteo sono peggiorate ulteriormente attorno all’area del ghiacciaio: si registrano pioggia abbondante e scarsa visibilità. In ogni caso, fino a quando è stato possibile, le ricerche sono proseguite anche con l’aiuto dei droni.
Nel frattempo, le salme delle vittime sono state trasportate al Palaghiaccio di Canazei, luogo in cui è stata allestita la camera ardente. I parenti delle persone che hanno perso la vita potranno recarvisi per i riconoscimenti dei corpi.
Strage Marmolada: il nodo delle macchine parcheggiate
Il numero dei dispersi non è definitivo e potrebbe aumentare, visto pure che secondo le verifiche fatte sulle strade di Passo Fedaia e nei parcheggi attorno al lago Fedaia, ci sarebbero 16 auto i cui proprietari non sono stati ancora identificati.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha detto: “Al momento non sappiamo se le auto sono delle persone decedute o dei dispersi o di persone che non sono interessate all’evento”. Mentre il capo della Protezione civile del Trentino, Raffaele De Col, ha affermato che si tratta di “una situazione che lascia comunque poca speranza”.
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