venerdì, 17 Gennaio 2025
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Come creare una strategia di raccolta fondi per un’organizzazione no-profit

La sussistenza di un’organizzazione no-profit è strettamente legata alla raccolta di fondi. Occorre, però, attuare delle strategie affinché questo processo sia il più vantaggioso possibile.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Le organizzazioni no-profit hanno bisogno di liquidità per coprirei i costi, mettere in campo le operazioni, trasmettere la propria missione al pubblico di riferimento e raggiungere gli obiettivi definiti dallo statuto.

Ma quali sono le modalità per una raccolta fondi che sia efficace, tenendo conto delle norme che regolano il Terzo settore?

Come creare una strategia di raccolta fondi per un’organizzazione no-profit

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La raccolta fondi rappresenta quell’insieme di iniziative realizzate da un ente del Terzo settore per finanziare le proprie attività, ed è regolata dall’articolo 7 del medesimo Codice.

Due aspetti fondamentali che caratterizzano la raccolta fondi sono che questa sia effettuata per un’attività di interesse generale, compresa tra quelle definite nell’articolo 5 del Codice, e che non sia per forza eccezionale e limitata nel tempo. Mentre la racconta pubblica di fondi, realizzata in particolari ricorrenze, è occasionale.

Per organizzare una raccolta fondi, però, occorre creare una strategia. Si parte dapprima dalla definizione degli obiettivi: quante risorse si intende raccogliere, qual è lo scopo di queste attività e, più nello specifico, a chi verrà affidato il compito di gestire i soldi raccolti e in che modo questi verranno utilizzati. A tutte queste domande occorre rispondere preventivamente, prima di avviare una raccolta fondi, in modo da aver chiare le idee per poter formulare nel modo giusto ed efficace la richiesta da far pervenire al pubblico, trasmettendo l’importanza della donazione.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il target a cui la raccolta fondi si rivolge. Definiti questi punti si può dare il via alla raccolta fondi, scegliendo la modalità più adatta. Ma prima di iniziare con la fase operativa bisogna rammentare quali sono le linee guida che il legislatore ha indicato, per la raccolta fondi del Terzo settore. I tre principi cardine che ogni ente deve seguire per organizzare e gestire queste iniziative sono:

  • Principio di trasparenza, gli enti devono rendere pubbliche le informazioni relative all’attività di raccolta fondi indicando scopo, beneficiari e responsabile legale
  • ⁠Principio di verità, l’ente che organizza la raccolta si deve impegnare a diffondere esclusivamente informazioni veritiere, senza cadere nel rischio di pubblicità ingannevole
  • Principio di correttezza, l’ente deve essere leale e onesto nei confronti degli altri soggetti, garantendo il pieno rispetto della privacy

Le modalità che un ente del Terzo settore può adottare per reperire fondi sono diverse. Si va dalle donazioni, lasciti all’organizzazione di eventi, banchetti e crowdfunding, tramite l’utilizzo di apposite piattaforme online. Inoltre si possono organizzare anche delle campagne via Whatsapp, SMS o e-mail, oppure si possono accettare donazioni singole o ricorrenti. Riguardo l’organizzazione di eventi l’organizzazione ha a disposizione svariate possibilità:

  • Asta di beneficenza, in presenza o da remoto
  • ⁠Torneo sportivo
  • ⁠Torneo di giochi da tavolo
  • ⁠Caccia al tesoro in città
  • ⁠Evento con vendita di oggetti e gadget
  • ⁠Concerto

Per quanto riguarda, invece, le raccolte fondi che avvenivano su Facebook dal 1 luglio 2024 Meta ha comunicato un cambio di rotta in questa direzione: “Gli strumenti per le raccolte fondi non saranno più disponibili su Facebook e Instagram nei Paesi membri dello Spazio economico europeo (SEE). L’ultimo giorno disponibile per fare una donazione a favore di un’organizzazione di beneficenza è il 30 giugno. Dopo tale data, gli strumenti per le raccolte fondi non saranno più supportati nello Spazio economico europeo”. Di conseguenza tutte le organizzazioni no-profit che erano abituate a utilizzare Facebook per la propria raccolta fondi dovranno trovare delle valide alternative.

Tuttavia gli enti del Terzo settore possono utilizzare il gestionale Terzo Settore in Cloud e la sua integrazione con TeamSystem Pay per gestire le raccolte fondi offline e online, anche su Facebook, condividendo la pagina del proprio sito web con il pulsante diretto delle donazioni che indirizzerà direttamente gli utenti sul sito, dove potranno effettuare una donazione. Questo sistema di incasso in Cloud presenta diverse funzionalità. È possibile accettare i pagamenti digitalmente anche in mobilità, in occasione di eventi e manifestazioni, inviare link per donazioni e raccolte fondi via WhatsApp, SMS ed email.

Leggi anche: Terzo settore, come farne parte e ricevere fondi pubblici e donazioni

Raccolta fondi: strategie efficaci per una no-profit

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La raccolta fondi è essenziale per la sussistenza dell’organizzazione no-profit perché senza fondi adeguati si fa fatica a portare avanti la propria missione, sostenere i programmi e portare avanti le iniziative. Ci sono delle strategie che possono aiutare gli enti nel raccogliere i fondi necessari per la loro sussistenza. Prima fra tutte l’importanza di tessere delle relazioni, creando consapevolezza sulla causa dell’organizzazione e ispirando le persone a sostenerla.

La prima cosa da fare è sviluppare un piano di raccolta fondi essenziale, delineando gli obiettivi, il pubblico, le strategie, la tempistica e i metodi di valutazione, ma anche le sfide e i rischi. Anche se Facebook non può essere più utilizzato per le raccolte fondi nulla vieta di utilizzare i social creando contenuti coinvolgenti e condividendo campagne di raccolta fondi su Facebook, Instagram e Twitter, in modo da raggiungere un più vasto pubblico. Come abbiamo visto, l’organizzazione di eventi come aste, serate di gala, sono il modo più popolare per le organizzazioni no-profit di raccogliere fondi, sfruttando la propria rete e comunità per attrarre donatori.

Un altro notevole impulso alle iniziative di raccolta fondi è dato dalle sponsorizzazioni aziendali. Le organizzazioni no-profit possono rivolgersi alle aziende per ottenere dei finanziamenti in cambio di riconoscimento e visibilità agli sponsor. Non sono le aziende e società, ma anche i donatori singoli svolgono un ruolo cruciale nella raccolta fondi. Le relazioni con questi ultimi sono fondamentali e devono essere curate con cura e costanza.

Tra gli altri metodi per il reperimento dei fondi c’è la raccolta peer-to-peer, che consente ai sostenitori di raccogliere fondi per conto della no-profit, i quali possono creare un salvadanaio per la raccolta e condividerlo con la propria rete di amici, parenti e conoscenti. Si possono, inoltre, fornire incentivi e premi come ricompense per motivare i donatori. Vi sono, poi, programmi di donazione mensile, che rappresentano una fonte di reddito stabile, e le richieste di sovvenzioni, previste a sostegno di varie cause. Tra le organizzazioni, inoltre, può nascere una reciproca e vantaggiosa collaborazione. Ad esempio, collaborando con organizzazioni che condividono una missione, le organizzazioni possono unire le proprie risorse lavorando su una base comune e più ampia di donatori.

Leggi anche: Cosa sono le associazioni fondiarie, a cosa servono e come sono sostenute

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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