Stupro Capodanno: continuano ad emergere nuovi dettagli su quanto accaduto “la sera degli orrori” in una villetta di via del Podere Fiume, in zona Primavalle. Qui, nella notte di Capodanno 2020, una ragazzina è stata stuprata per tre ore da alcuni giovani di una comitiva di Primavalle e Torresina.
La vittima 16enne, figlia di un diplomatico spagnolo, apparteneva a un altro gruppo di amici, proveniente dal quartiere Parioli, che proprio a causa di quel clima di intimidazioni ha lasciato la festa a metà serata.
Stupro Capodanno: al festino il nipote dell’ex Premier minacciato con una pistola
Stando a quanto riportato da La Repubblica, gli inquirenti, che indagano sullo stupro Capodanno ormai da mesi, avrebbero scoperto che tra i partecipanti al festino c’era anche il nipote di un politico di primissimo piano, un ex premier. Sarebbero state proprio le parole del giovane a provocare le reazioni bellicose dei ragazzi di Primavalle, appartenenti a un mondo vicino alla criminalità.
Il nipote del politico ha raccontato ai Carabinieri: “Uno dei ragazzi mi ha chiesto quanti anni avessi. Io gli ho risposto 20”. I giovani di Primavalle, però, non gli credono: “Se non ci credete, vi faccio vedere un documento”, avrebbe replicato il ragazzo dei Parioli.
A quel punto è entrato in scena un secondo giovane del gruppo di Primavalle, tatuato sul collo. “Con la mano destra ha estratto qualcosa dal fianco, non sono sicuro se si trattasse di una pistola e mi ha minacciato: ‘Ti scarrello in faccia‘”
La droga portata alla festa dalla figlia della soubrette
La fidanzata del nipote del politico sarebbe la figlia di una famosa soubrette attualmente impegnata in uno show televisivo: anche contro di lei sarebbe stata puntata la pistola. Il ruolo della ragazza sarebbe stato fondamentale nell’organizzazione del party. Nota come la “Pugile”, la giovane è partita dai Parioli con tutto il necessario per fare festa: cocaina, canne.
Una delle partecipanti alla festa lo ha detto chiaramente: “La cocaina so che l’ha portata il suo ragazzo, a lui ho dato 27 euro, un grammo costa 80”.
Dalle chat di Whatsapp è emersa una vera e propria trattativa per l’acquisto di cocaina tra la figlia della soubrette e la figlia del diplomatico spagnolo, quella che poi sarà vittima di stupro. Quest’ultima era a corto di soldi, ma la Pugile le avrebbe comunque assicurato un quantitativo di droga. Si legge: “Vabbè amò, a Bianca (nome inventato della vittima, ndr) je faccio fa du botte dal mio, però non posso pia un ca**o di più”.
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