Quando entrerà, davvero, in vigore la cosiddetta Sugar Tax? L’imposta sulle bevande dolcificate sarà attiva a partire dal primo luglio del 2024, e non più dal 2026, come il Governo aveva precedentemente affermato. Tale misura era già stata introdotta nella Legge di Bilancio del 2020, poi ulteriormente rimandata. Ma ora il Governo sembra aver preso la decisione finale.
La relazione tecnica dell’emendamento governativo al decreto legge sulle agevolazioni fiscali in edilizia, come riporta “Il Fatto Quotidiano”, dichiara che “il comma 7 dell’articolo 9 bis, introdotto nel testo dal governo, è pronto a “differire, dal 1° luglio 2024 al 1° luglio 2026, la decorrenza dell’efficacia delle disposizioni introduttive dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate (sugar tax) riducendo, allo stesso tempo, le aliquote”.
Cosa comporta questo? L’aliquota fissata per i prodotti nella misura di 10 euro per ettolitro (10 centesimi di euro per litro) sarebbe ora fissa sui 5 euro per ettolitro (5 centesimi di euro per litro). Invece, per “i prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione, l’imposta, fissata in 0,25 euro per chilo di prodotto, diventerebbe pari a 0,13 euro”.
A quali prodotti si applica la Sugar Tax e chi la paga?
La Sugar Tax sarà applicata a tutti i prodotti che rientrano nel novero delle bibite gassate, come ad esempio Coca Cola, aranciata, Sprite, bevande energetiche, quelle per gli sportivi e anche i succhi di frutta.
A pagarla sono, come afferma l’articolo 2 del decreto del Mef 12 maggio 2021 chi le produce, chi si occupa della vendita, i consumatori e gli importatori per tutte le bibite che provengono dai Paesi Extra-UE.
Cosa dichiara il vicepremier Tajani sulla Sugar Tax?
Il vicepremier e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani ha commentato così a In mezz’ora su Rai3, come riporta “ANSA” l’ingresso della Sugar Tax:
Ho perplessità sulla Sugar Tax, perché già ci sono norme a livello comunitario e aggiungerne una a livello nazionale, contro un voto del Parlamento che diceva di rinviarne di almeno 2 anni l’ingresso col parere positivo del governo votato da tutta la maggioranza, mi pare un’incongruenza.
Si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante imprese con le aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero.
Cosa affermano i sindacati?
I sindacati si schierano contro l’ingresso della Sugar Tax. Ecco cosa ha affermato in merito Giangiacomo Pierini, presidente di ASSOBIBE, associazione appresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, come riporta “Il Sole 24 Ore”:
Chiediamo con fiducia al Governo di continuare a lavorare per individuare soluzioni utili al rinvio di misure puramente ideologiche dannose per il Paese, perché aumentano l’inflazione, penalizzano i cittadini e affossano le imprese nel picco di produzione in vista della stagione estiva.
Notizia in contraddizione con quanto indicato nella relazione tecnica, perché aumentare del 14% la fiscalità su litro di prodotto a imprese e cittadini, in un momento in cui i tassi di interesse sui mutui sono ancora alti e l’economia e la crescita sono incerte.
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