Il Kuwait va sempre più verso l’emancipazione femminile. Otto donne diventano giudici della Corte Suprema dello Stato del Golfo.
Kuwait, la giustizia è donna
In alcune culture, le donne devono lottare più che in altre per affermarsi. È di pochi giorni fa la notizia che, in Kuwait otto donne hanno prestato giuramento come giudici della Corte Suprema. Secondo quanto riportato dall’agenzia statale Kuwait Agency News (Kuna), Il traguardo raggiunto è figlio di una lunga battaglia legale che ha consentito poi alle neo giudici dello Stato del Golfo di ricoprire il ruolo di magistrato, fino a poco tempo fa esclusivamente al maschile.
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Kuwait, le giudici donne sono in prova
Il presidente del Consiglio superiore della magistratura e della Corte di cassazione dello Stato del Golfo, Youssef al-Matawa spiega che le nuove otto giudici verranno valutate nel loro operato dopo del tempo, una specie di periodo di prova, del quale non si conosce la durata.
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Kuwait, un Paese aperto verso le donne
Il Kuwait è un Paese con una cultura piuttosto aperta verso le donne, una delle più aperte del Golfo. Nel 2005, alle donne è stato concesso il diritto di voto attivo e passivo. Inoltre, è stata nominata Ministro la prima donna, Massouma al-Mubarak. Nel 2009 sono state elette le prime parlamentari e oggi alcune ricoprono ruoli governativi. La strada è ancora lunga e in salita. Nella società kuwaitiana insistono famiglie tradizionali in cui restano ancora rigide le imposizioni e le restrizioni ai movimenti delle loro donne. Tuttavia, come afferma Lulwa Saleh al-Mulla, a capo dell’Associazione Culturale e Sociale delle Donne:
Questi traguardi sono commoventi e crediamo che stiamo progredendo per raggiungere il livello dei Paesi avanzati.