“Nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso”. Ha scritto così Silvio Berlusconi nel suo testamento aperto ieri nello studio del notaio Arrigo Roveda davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati, in rappresentanza di Marina e Pier Silvio e dell’avvocato Carlo Rimini, che rappresenta, invece, Barbara, Eleonora e Luigi. Le sue volontà sono contenute in una busta non sigillata, recante la scritta Arcore 19 gennaio 2022 oltre a una lettera, e alla lettura erano presenti in collegamento tutti e cinque. Come sarà ripartito l’ingente patrimonio economico e societario di Silvio Berlusconi?
Silvio Berlusconi e la Fininvest
Marina e Pier Silvio, figli della prima moglie dell’ex premier, Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, come previsto, controlleranno Fininvest aventi diritto al 53%. Precedentemente alla morte del loro padre entrambi detenevano avevano il 7,65% della società, e ora avranno le quote maggioritarie. La restante percentuale sarà suddivisa in parti uguali agli altri tre figli, avuti invece dal matrimonio con Veronica Lario, in base al diritto ereditario. Nessuno avrà il pieno e unico controllo e, in un comunicato reso noto da Fininvest, si legge:
Marina Berlusconi, Presidente del CdA, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso.
Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge.
Inoltre, Silvio Berlusconi ha lasciato a Marina e a Pier Silvio anche il 60% delle proprietà, non collegate a Fininvest o ad altre società, mentre il restante 40% andrà sempre ripartito tra gli altri 3 figli.
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Silvio Berlusconi: quali sono i lasciti nel testamento
Sebbene il testamento sia stato letto solo ieri, Berlusconi aveva già deciso come avrebbe suddiviso le quote nell’ottobre 2006. E tra le poche righe aveva scritto:
Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi.
E solo nel 2020 ha deciso di includere nel testamento anche il suo caro fratello, Paolo. E proprio a lui ha lasciato cento milioni di euro così come alla sua compagna Marta Fascina, “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”, e altri 30 milioni di euro al suo grande e storico collaboratore, dal progetto immobiliare e innovativo di Milano 2 alla fondazione di Forza Italia e alla discesa in campo in politica, Marcello Dell’Utri, che a “LaPresse” ha dichiarato di essere molto sorpreso:
Sono stato informato del legato che mi è stato lasciato da Silvio Berlusconi nel suo testamento.
Sono commosso, profondamente commosso. Non me l’aspettavo, nonostante il profondo rapporto di amicizia che ci legava.
Sono sorpreso, non è una cosa che capita tutti i giorni.
Silvio Berlusconi: “Se non dovessi tornare prendete atto di quanto segue”
Oltre al testamento Berlusconi ha allegato una lettera, scritta nel gennaio 2022, dopo il primo ricovero al San Raffaele per la leucemia mielomonocitica di cui era affetto, rivolgendosi direttamente ai suoi figli:
Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue.
Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà.
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