Arriverà tra poco la tredicesima, la mensilità aggiuntiva allo stipendio che si riceve ogni mese. Di norma viene pagata alla fine di ogni anno, ma, di comune accordo con il proprio datore di lavoro, può essere versata di volta in volta mensilmente in busta paga. E nel 2023 sarà leggermente più alta. Perché?
Come si calcola la tredicesima?
Come viene calcolato l’importo della tredicesima? Basta moltiplicare lo stipendio mensile, lordo, ed effettuare una divisione per il numero dei mesi effettivamente lavorati. Successivamente, bisognerà dividerlo per 12.
Ad esempio, se si guadagnano 1300 euro lordi al mese, la mensilità aggiuntiva avrà lo stesso importo, se si è lavorato per tutto l’intero anno. Ma se, invece, nel caso in cui si guadagnassero 1300 euro lordi, ma si è lavorato per 10 mesi e non 12, la tredicesima ammonterà a 1,083 euro. A queste cifre, andranno poi applicate anche le tasse.
Inoltre, chi ha lavorato durante tutto l’anno, riceverà anche un’altra mensilità in più, ma sarà leggermente più bassa rispetto al solito stipendio che si percepisce.
Quando arriva la tredicesima per i pensionati, dipendenti pubblici e privati?
Molti pensionati hanno già ricevuto la tredicesima, la cui data di erogazione è stata il 1 dicembre, mentre, per i dipendenti pubblici statali l’importo della mensilità aggiuntiva inizia a partire da oggi.
Oggi 14 dicembre la riceveranno tutti gli insegnanti sia delle scuole elementari sia di quelle materne. E domani 15 dicembre sarà la volta di tutti gli altri dipendenti pubblici e degli insegnanti supplenti: quest’anno è anticipata di un giorno, dal momento che il 16 sarà sabato.
Nel privato, invece, le aziende scelgono di erogare il pagamento a ridosso del Natale, entro il 24 dicembre, come ad esempio quelle nell’ambito della telecomunicazione e del commercio.
Perché quest’anno la tredicesima sarà più alta rispetto agli anni scorsi?
Quest’anno la retribuzione aggiuntiva sarà leggermente più alta, ma in un caso particolare, ovvero quello in cui lo stipendio sia pari o inferiore a 1.923 euro. Al di sotto di tale soglia, infatti, nel 2023 verrà applicato uno sgravio contributivo del 3% e non del 2%, come accaduto lo scorso anno.
Cosa cambia? In busta paga ci sarà un aumento di circa 12 o 13 euro, ma non ci sarà nessun cambiamento per i dipendenti che guadagnano più di 1.923 euro al mese. Nell’ultima casistica lo sgravio contributivo rimane sempre al 2%.
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