Vermiglio di Maura Delpero sarà il film che rappresenterà l’Italia alla 97esima edizione degli Academy Award, nella selezione per la categoria Miglior film internazionale.
Il Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscar, composto da Alessandro Usai, Cecilia Zanuso, Cristina Battocletti, Francesca Manieri, Giacomo Scarpelli, Giorgia Farina, Giulia Louise Steigerwalt, Guglielmo Marchetti, Maria Rita Barbera, Paola Mencuccini, Pedro Armocida ― istituito dall’Anica ― ha scelto proprio tale pellicola per rappresentare l’Italia agli Oscar.
Ecco la motivazione: “Per la sua capacità di raccontare l’Italia rurale del passato, i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali”.
Vermiglio, come si legge su Anica, concorrerà per la shortlist con i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, resa disponibile a partire dal 17 dicembre 2024.
Vermiglio, le parole della regista Maura Delpero
Vermiglio è ambientato durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale e segue le vicende di un soldato rifugiato, la cui vita cambierà per sempre dopo aver incontrato una famiglia che abita nel Paese omonimo della Val di Sole.
La regista bolzanina definisce così la pellicola, già Leone d’Argento – Gran Premio alla Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, come riporta “AGI”: “Vermiglio è un paesaggio dell’anima, un ‘Lessico famigliare’ che vive dentro di me, sulla soglia dell’inconscio, un atto d’amore per mio padre, la sua famiglia e il loro piccolo paese. Attraversando un tempo personale, vuole omaggiare una memoria collettiva”.
Di cosa parla Vermiglio di Maura Delpero?
Per Maura Delpero ― come racconta ancora ad “AGI” ― Vermiglio è “una storia di bambini e adulti, tra morti e parti, delusioni e rinascite, del loro tenersi stretti nelle curve della vita, e da collettività farsi individui“.
Si tratta, inoltre, di “una storia di guerra senza bombe, né grandi battaglie. […] una storia d’alta quota, con i suoi muri di neve. Di odore di legna e latte caldo nelle mattine gelate. Con la guerra lontana e sempre presente, vissuta da chi è rimasto fuori dalla grande macchina”.
Ecco i personaggi che animano il mondo di Vermiglio: “Ci sono madri che hanno guardato il mondo da una cucina, con i neonati morti per le coperte troppo corte, donne che si sono temute vedove, i contadini che hanno aspettato figli mai tornati, i maestri e i preti che hanno sostituito i padri”.
I complimenti di Paolo Sorrentino
Vermiglio di Maura Delpero rappresenterà l’Italia agli Oscar, essendo stato scelto tra all’interno della settina composta da altri film tra cui Campo di battaglia di Gianni Amelio, Confidenza di Daniele Luchetti, Gloria! di Margherita Vicario, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, Palazzina Laf di Michele Riondino e Parthenope di Paolo Sorrentino.
Proprio il regista di quest’ultimo film ― dato all’inizio per favorito ― ha commentato la scelta decretata dal Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscar all'”ANSA”:
Sono molto contento che l’Italia abbia scelto Vermiglio e lo dico con assoluta sincerità.
Vermiglio è un ottimo film e io auguro a Maura Delpero un lungo e bel cammino in questa avventura memorabile che è la corsa all’Oscar.
L’annuncio delle nomination ― la sestina dei film candidati agli Oscar ― è prevista per il 17 gennaio 2025.
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