Project manager professione del futuro: nei prossimi 10 anni ne serviranno 22 milioni

Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.
spot_img

È senza dubbio la professione dei nostri tempi e sarà ancora di più quella dell’immediato futuro. Il project manager mira a diventare uno dei ruoli più ricercati dei prossimi anni. Si dice che la richiesta di questa figura da parte delle aziende aumenterà del 33%. E allora ci siamo chiesti cosa effettivamente fa un responsabile del progetto, che skills deve possedere e come si fa a diventare un professionista in questo campo. Magari qualche delucidazione potrebbe sempre tornare utile. A chiunque. Inutile negare, perché ormai è un dato di fatto, come la rivoluzione digitale abbia anche cambiato il mondo del lavoro. Tante professioni sono nate, alcune proprio dal nulla, altre hanno modificato il loro statuto. Alcune sono proprio andate in pensione, lasciando il posto a un nuovo modo di operare.

Fra i profili più ricercati

Tra influencer, influser, content e social media manager, data analyst, e tanti altri, ormai non più tanto strani, nomi inglesi, si affaccia, e non tanto timidamente, anche la professione del responsabile di un progetto. Leggi anche: Dall’influencer al social media manager: le 10 professioni che fino a 10 anni fa non esistevano Professione remunerativa, interessante e stimolante che sembra essere davvero ricercata, dato che basta andare su Linkedin per notare che sono presenti diverse offerte per questo tipo d’incarico. Si stima che saranno circa 22 milioni i posti di lavoro in tutto il mondo. Allettante. Allora perché non conoscerne di più? Curiosando per il web, apriamo il nostro pc. Dal nostro browser entriamo nel mondo della rete. Motore di ricerca, Google possibilmente. Leggi anche: Linkedin: quanto è importante per il personal branding?

Il guadagno? Dai 60k ai 120k Euro l’anno

Digitiamo “project manager”. Perché? Perché siamo curiosi di capire e saperne di più, dato che anche la Hunters Group, società che si occupa della ricerca e della selezione di personale specializzato, la annovera tra le attività più richieste, ne occorreranno 22 mila nei prossimi 10 anni e la retribuzione annua lorda per questa figura va dai 60mila ai 120mila Euro in base a profilo e competenze. Tutte le risorse umane elencate dal gruppo di cacciatori di teste ruotano intorno al mondo dell’innovazione tecnologica. E diciamo che questo non stupisce particolarmente. Ci addentriamo tra figure impiegate nell’intento di far crescere il brand per il quale lavorano, i cosiddetti email marketing manager, ed chi è chiamato ad aumentare le opportunità commerciali di un’azienda, e allora sei un sales lead generation, ci imbattiamo nella figura del “project manager”. E a questo punto ci chiediamo: ma chi è un responsabile del progetto? Cosa si deve fare per diventarlo e quali requisiti sono richiesti? E così continuiamo a cercare su Google. Leggi anche: Buon compleanno Google! Il Dio del web compie 20 anni

Chi è un project manager?

Tecnicamente è colui che si prende cura di tutta la vita di un progetto, un processo che, per definizione, punta a creare qualcosa che prima era inesistente o a produrre cambiamenti. Implicito, quindi, il fatto che questo percorso possa nascondere insidie, imprevisti. Come sempre capita quando si va incontro a qualcosa di nuovo, a qualcosa che non si conosce, l’imprevedibile è dietro l’angolo. Ma a ogni problema l’uomo si è abituato, fin dove è possibile, a cercare soluzioni. E in questo caso, cosa c’è di meglio di qualcuno che si assumi la responsabilità di pilotare un progetto e tutte le risorse che gli ruotano intorno? Ecco il project manager, colui il quale guiderà risorse umane, materiali e immateriali, verso il raggiungimento dell’obiettivo. Dalla valutazione alla pianificazione, dall’attuazione alla gestione dei costi e del piano finanziario. Tutte le fasi in mano a un solo individuo che deve coordinare un eventuale team e garantire la realizzazione degli obiettivi nei tempi previsti.

Versatilità, problem solving, spiccato senso di responsabilità

In primis la versatilità. Sono richieste, infatti, oltre a competenze tecniche a seconda degli ambiti ineriti, abilità interdisciplinari, metodologiche e organizzative. Insomma, sapersi muovere all’interno di differenti settori e agire su diversi fronti è titolo preferenziale. Altra caratteristica fondamentale è la capacità di problem solving. Saper correre al riparo davanti a qualsiasi imprevisto, senza lasciare che la situazione possa sfuggire dalle mani. Il classico asso nella manica che riesce a sventare inaspettate criticità. Essere capace di leadership, perché per gestire un team bisogna saper prima di tutto guidarlo ed essere un punto di riferimento. Riconoscere le priorità. Definire una scala di valori e azioni che accompagnano la realizzazione del progetto. E la scelta di questa è in mano al manager. Senso di responsabilità condisce il tutto. O forse, è proprio la skill che comanda tutte le altre.

Come diventare un project manager?

C’è chi dice che sia necessaria una laurea in Ingegneria o Economia. Altri sostengono che anche titoli di studi differenti potrebbero andar bene. Perché, non dimentichiamolo, una delle caratteristiche necessarie è l’ecletticità. Decide poi il campo in cui ci si va a inserire. In ogni caso, esistono diversi corsi e master che potrebbero aiutare a procurarsi le indispensabili competenze per affrontare questo tipo di professione. Perché, che sia chiaro, ogni mestiere, digitale o meno che sia, necessita di una giusta e adeguata preparazione. di Valentina Cuppone  

spot_img

Correlati

Superbonus, stop a sconti in fattura e cessioni del credito: cosa prevede il piano di Governo?

Nel corso dell'ultimo Consiglio dei Ministri, che ha avuto luogo nella giornata di ieri...

Effetto Kate Middleton: moltiplicati check-up preventivi per il cancro, soprattutto di donne

Nei giorni scorsi Kate Middleton ha rivelato di avere un tumore in un video:...

L’Onu chiede il cessate il fuoco a Gaza: “Tutti gli ostaggi dovranno essere rilasciati”

L'Onu, dopo ormai quasi 6 mesi di guerra, ha chiesto il 'cessate il fuoco'...
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.
spot_img